sabato 9 luglio 2016

LA SOVRANITA' MONETARIA


Diceva Mark Twain : "Il pericolo non viene da quello che non conosciamo, ma da quello che crediamo sia vero e invece non lo è."
Si fa un gran parlare della sovranità monetaria, la maggior parte delle persone è convinta che lo Stato Italiano l'abbia ceduta. Ma è vero ? E soprattutto a chi è stata ceduta ?
Proviamo a fare un po’ di chiarezza partendo dalla definizione : "In diritto costituzionale per sovranità monetaria si intende il diritto o potere da parte di un soggetto giuridico (tipicamente uno Stato) di emettere o stampare moneta in linea con le sue scelte di politica monetaria (la proprietà e/o la gestione del bene monetario e del soggetto delegato ad emettere/stampare moneta)."
La sovranità monetaria nasce nel passato come diritto del sovrano ad emettere moneta, per la quale aveva il diritto di percepire un utile pari ad una percentuale del metallo utilizzato per coniare le monete metalliche con la sua effige. Detta percentuale rappresentava il signoraggio (o aggio del signore).
Oggi la definizione più generale di signoraggio è la seguente :
"Per signoraggio viene comunemente inteso l'insieme dei redditi derivanti dall'emissione di moneta. Per le banche centrali, il reddito da signoraggio può essere definito come il flusso di interessi generato dalle attività detenute in contropartita delle banconote in circolazione o, più generalmente, della base monetaria.".
Diamo anche per scontato che per moneta intendiamo, nell'ambito del sistema dell'Eurozona, tutti gli strumenti monetari a nostra disposizione per effettuare i pagamenti, cioè le monete metalliche, le banconote e la moneta bancaria o creditizia emessa dalle banche.
Le persone sono convinte che la sovranità monetaria ce l'abbia la Banca Centrale Europea, o la Banca d'Italia che ne è parte integrante all'interno dell'Eurozona, e quindi che sono loro che percepiscono il signoraggio sulla moneta che usiamo.
Per verificare se questo è vero, proviamo a chiederlo prima di tutto a loro.
Già nel 2002 Duisenberg, in questa intervista che trovate QUI, aveva così risposto alla domanda di cosa ne pensava della proposta di Giulio Tremonti, allora Ministro dell'Economia, di emettere banconote da 1 e 2 euro anziché moneta metalliche : "In linea di principio non abbiamo nulla contro di essa, ma stiamo valutando le implicazioni e spero che il signor Tremonti si renda conto che se tale banconota dovesse essere introdotta, avrebbe perso il signoraggio, che va con esso."
Allora c'è una differenza in merito alla percezione del signoraggio tra le moneta metalliche e le banconote ? Certo, lo chiarisce la Banca d'Italia che spiega QUI il signoraggio e la sovranità monetaria :
"Oggi, quindi, il signoraggio viene percepito in prima battuta dalle banche centrali, le quali tuttavia
lo riversano poi agli Stati, titolari ultimi della sovranità monetaria. La principale differenza consiste nelle modalità con cui si forma il signoraggio. Quando la moneta è prodotta dallo Stato, è quest'ultimo che, spendendola ad esempio per acquistare beni e servizi, la mette in circolo nell'economia e realizza immediatamente il controvalore, al netto dei costi di produzione. Quando
invece è la banca centrale a emettere le banconote (o, più in generale, la base monetaria, che include anche le riserve costituite dalle banche su conti presso la banca centrale), queste non sono spese in beni e servizi ma fornite alle banche commerciali, in forma di prestito, per le esigenze del sistema economico, o utilizzate per l'acquisto di attività finanziarie, come i titoli di Stato o le attività in valuta estera; al valore delle banconote, iscritto al passivo del bilancio della banca centrale, corrisponde quindi l'iscrizione di attività fruttifere nell'attivo del bilancio, che rendono un interesse."
Ma arriviamo all'affermazione più sorprendente che la BCE abbia mai fatto, quando poche settimane fa, Peter Praet, membro del Comitato esecutivo della BCE, intervistato da due giornalisti di Repubblica, alla domanda se in linea di principio la BCE potrebbe stampare assegni e inviarli alla gente, ha così risposto (potete trovare l'intervista integrale QUI) : "Sì, tutte le banche centrali possono farlo. È possibile emettere moneta e distribuirla alle persone. Questo è "Helicopter Money" (ndr Denaro dall'elicottero). L'Helicopter Money darebbe alla gente una parte del valore attuale netto del signoraggio futuro, il profitto che si realizza sulle future banconote."
Quindi in sostanza sia la Banca d'Italia che la Banca Centrale Europea sono concordi nel sostenere che la sovranità monetaria è dello Stato e dei cittadini, che quindi sono loro i destinatari ultimi del signoraggio, sia quello primario incassato direttamente dallo Stato con la creazione di monete metalliche, come differenza tra il loro valore nominale ed i costi sostenuti per il conio, ma anche quello secondario derivante dalla emissione delle banconote da parte della BCE, ovviamente sempre detratti i costi di gestione di questa emissione.
Quindi, dopo una analisi più approfondita, sembrerebbe che la sovranità monetaria sia ancora dello Stato Italiano e quindi dei suoi cittadini, ma allora perché non viene esercitata per risolvere i problemi di scarsità monetaria ? Perché ci ripetono che non ci sono soldi ?
In realtà ci stiamo dimenticando una fetta consistente della moneta che usiamo, la moneta bancaria o creditizia, che attualmente è circa il 93% di tutta quella che usiamo.
Ma la moneta bancaria è una vera e propria moneta ? Certamente è una moneta perché viene normalmente accettata come strumento di pagamento, non solo nello scambio di beni e servizi, ma anche per pagare le tasse.
Però è una moneta particolare, non è certo ancora una moneta legale ed il suo valore deriva dalla promessa della banca che ce la cambierà in moneta legale, cioè banconote e monete metalliche.
Quindi non si può parlare di sovranità monetaria, perché in realtà non viene creata una nuova quantità di moneta, ma un credito/debito che la banca garantisce sarà sempre cambiabile in moneta legale. Comunque su tutto questo credito creato dal nulla dalle banche con i prestiti, viene comunque percepito un reddito che non si chiama signoraggio, ma interesse.
Quindi è vero lo Stato ha ancora la sovranità monetaria sulla moneta legale, cioè sulle moneta metalliche, dove il signoraggio viene percepito direttamente, e sulle banconote, dove il signoraggio viene percepito in prima battuta dalla BCE, per poi essere girato alla Banca d'Italia e quindi allo Stato.
Ma queste due moneta sono estremamente scarse ed insufficienti a garantire tutti gli scambi economici di cui abbiamo bisogno, in quanto rappresentano solo il 7% di tutta la moneta che usiamo.
In realtà poi sia le monete metalliche che le banconote, vengono fornite al sistema bancario che in seguito le immettono nel sistema economico attraverso i prestiti, incassando un signoraggio ben maggiore che non viene quindi percepito dallo Stato.
Quindi in definitiva, pur avendo ancora lo Stato la sovranità monetaria sulla moneta legale, questa viene comunque gestita dal sistema bancario il quale la immette nel sistema economico solo ed esclusivamente con i prestiti sui quali percepisce un ben più alto interesse.
Inoltre la moneta legale è anche scarsa, per cui siamo costretti ad utilizzare grandi quantità di moneta bancaria, questa sì creata solamente dal sistema bancario privato, visto che in Italia non ci sono più banche pubbliche.
Ma ripetiamo, se la sovranità monetaria è ancora dello Stato Italiano e quindi dei suoi cittadini, perché non viene esercitata per risolvere i problemi di scarsità monetaria ?
Se lo Stato ha la sovranità monetaria, vediamo quali potrebbero essere gli strumenti monetari che possono essere creati per risolvere i problemi della propria economia e che non sembrano incompatibili con i Trattati europei anche dell'Eurozona :
- monete metalliche di valore superiore a 2 euro, che la BCE deve approvare come quantità (art.123 comma 2 del TFUE);
- biglietti di Stato di qualsiasi valore, perché il TFUE dà alla BCE l'esclusiva solo delle banconote (art.123 comma 1 del TFUE);
- moneta elettronica o carte di credito di Stato, che non sono prese in considerazione dai trattati (si parla solo di moneta metalliche e banconote, tant'è che le banche possono creare moneta elettronica senza limiti, figuriamoci se non può farlo uno Stato, che però ha il vantaggio che la può mettere all'attivo del suo bilancio perché ha la sovranità monetaria);
- moneta a valenza fiscale, in quanto in base ai Trattati Europei la sovranità tributaria è ancora di competenza esclusiva degli Stati nazionali.
La motivazione per cui lo Stato Italiano potrebbe e dovrebbe procedere all'utilizzo di questi strumenti monetari per risolvere i problemi economici, derivano dalla verifica che gli strumenti monetari di cui è stata fornita la BCE, non gli hanno permesso fino ad oggi di raggiungere gli obiettivi che sono stati stabiliti dall'art. 127 del TFUE :
- compito primario della BCE è quello di raggiungere l'obiettivo principale della stabilità dei prezzi, con un livello d’inflazione intorno al 2%;
- fatto salvo questo obiettivo, impone anche di sostenere le politiche economiche generali nell'Unione, al fine di contribuire alla realizzazione degli obiettivi dell'Unione definiti nell'art. 3 del Trattato sull'Unione Europea, che sono tra gli altri una crescita economica equilibrata e la piena occupazione.
Ovviamente la risposta al perché la sovranità monetaria, che ancora abbiamo, non venga usata per risolvere i problemi della crisi economica, è perché l'attuale classa politica ha come obiettivo solo gli interessi del sistema bancario e finanziario e non certo il benessere di tutti i suoi cittadini.
L'assurdità di questa situazione è che comunque la sovranità monetaria è ancora nostra, ma i soldi per noi e per l'economia reale non ci sono mai.


Articolo di Fabio Conditi